1. Documentazione fotografica / video
Le schede sono corredate da una o più fotografie che riproducono l’opera nel modo più fedele e completo possibile. Per le opere che hanno conosciuto modifiche o interventi correttivi dell’artista, si è privilegiata l’immagine dell’ultima versione aggiungendo, laddove possibile, testimonianze fotografiche dei formati precedenti. Per le performance e installazioni si è preferito, al contrario, dare spazio alle foto d’archivio, privilegiando, in questo caso, il contesto d’origine. Nella versione on-line del catalogo si è potuto aggiungere anche alcuni video di repertorio.
2. Scheda sintetica
La scheda sintetica dell’opera riporta, a seconda della tipologia del lavoro, le voci indicate di seguito di cui si specificano i criteri compilativi adottati.
2.1 Codice alfanumerico
Ogni opera è contrassegnata da un codice alfanumerico che la contraddistingue univocamente. Quest’ultimo è costituito da una o due lettere che ne identificano la tipologia, seguite dall’anno di realizzazione e dal numero d’archivio con cui l’opera è registrata presso lo Studio Fabio Mauri. (Esempio: S_1959_168).
Le tipologie secondo cui sono state suddivise le opere corrispondono alle seguenti classi e abbreviazioni:
D Drawing (Disegno)
PT Painting (Quadro)
S Screen (Schermo)
C Collage
O Object (Oggetto)
I Installation (Installazione)
P Performance
LP Lecture-performance
(Lezione-performance)
PR Projection (Proiezione)
V Video
PH Photographic work (Opera fotografica)
M Multiple object (Oggetto multiplo)
G Graphic edition (Edizione grafica)
T Theater (Teatro)
PD Project drawing (Progetto disegno)
MO Model (Modellino)
SC Script and screenplay (Sceneggiatura
per cinema, televisione e canzoni)
DN Diary / Notebook (Diario / quaderno)
2.2 Titolo
Il titolo riporta la denominazione dell’opera data dall’artista. Laddove presente, si è riportato il titolo autografo iscritto al recto o al verso dell’opera. Altri titoli sono stati desunti da materiali d’archivio o da pubblicazioni dell’epoca. In assenza di iscrizioni o documenti che potessero avallare qualsiasi titolazione, si è inserita la dicitura Senza titolo distinguendola dalla formula “Senza titolo” (tra virgolette) da intendersi, invece, come denominazione attribuita dall’artista.
Nei casi in cui il titolo avesse negli anni subito modifiche, si è scelto di usare l’ultima versione assegnata in ordine di tempo indicando in nota le versioni precedenti.
2.3 Data
La data riportata nelle schede è stata desunta da iscrizioni autografe presenti sull’opera, da documenti di autentica rilasciati dall’artista oppure attribuita a partire da materiali d’archivio, documenti, pubblicazioni, analisi comparata con altre opere. Qualora la data non fosse certa o circoscrivibile entro un solo anno, si sono usate le seguenti diciture:
– Trattino tra due anni, ad esempio: 1970-75
Indica che l’opera ha conosciuto diverse versioni raggiungendo la sua versione ultima nell’anno riportato dopo il trattino (es. L’Isola 1960-1966; Macchina per fissare acquerelli 2007-2009; Moviola di notte 2000-2007)
– Data tra parentesi, ad esempio: 1990 (1958)
Indica un’opera che contiene un’opera precedente. Nella suddivisione cronologica l’opera è inserita nell’anno più recente, riportato fuori parentesi.
– Dicitura “ca.”, ad esempio: 1964 ca.
Indica che l’opera è stata eseguita in un arco di tempo compreso tra l’anno precedente e quello successivo alla data indicata.
– Data tra parentesi quadre, ad esempio: [1958]
Indica che la data è stata attribuita in sede di catalogazione sulla base di un’analisi comparata di opere e documenti.
2.4 Tecnica e componenti
La tecnica è formulata come elenco di materiali e tecniche che costituiscono l’opera o, nel caso di installazioni complesse, degli elementi prefiniti che la compongono.
Nei casi in cui l’opera contenga una proiezione, viene specificato l’autore, il titolo, la durata e le principali caratteristiche del filmato proiettato.
2.5 Opere in più esemplari e multipli
Le opere realizzate in più esemplari, che non superino le dieci unità, sono qui catalogate singolarmente. Le edizioni grafiche sopra le dieci unità sono presentate attraverso una scheda unica in cui viene specificato il numero totale o conosciuto dell’edizione senza specificare iscrizioni e collezione di ogni singolo esemplare.
2.6 Performance
Quando la scheda si riferisce a una performance, tecnica e dimensioni sono sostituite dalle voci “performer / principali elementi di scena / durata /documentazione / re-enactments ” in cui si dà rispettivamente conto del numero e caratteristiche degli attori, dei principali elementi di scena con relative dimensioni, della durata totale dell’azione,della documentazione disponibile conosciuta e di eventuali riproposizioni (re-enactments) realizzate in seguito della morte dell’artista.
2.7 Misure
Le misure, espresse in centimetri, riportano, nell’ordine: l’altezza, la lunghezza e, dove pertinente, la profondità e/o il diametro dell’opera. Se non diversamente specificato, le misure si intendono senza cornice a meno che questa non faccia parte dell’opera.
Per i disegni e le grafiche di dimensioni sensibilmente diverse dal formato del foglio si specificano entrambe le misure.
Si usa l’abbreviazione “ca.” laddove le dimensioni complessive dell’opera siano suscettibili di lievi differenze a seconda dall’allestimento; la dicitura “misure variabili” per installazioni le cui misure variano a seconda dello spazio espositivo, nei quali casi, si specificano le dimensioni dei singoli componenti.
Quando non è stato possibile effettuare misurazioni dirette, i dati sono stati desunti da materiali d’archivio, pubblicazioni precedenti o comunicate dai proprietari dell’opera.
2.8 Firma e iscrizioni
Si è trascritta ogni firma, data, titolo, dedica autografa dell’artista rilevata al recto e/o al verso dell’opera, indicandone la posizione e restituendone gli a-capo tramite una barra obliqua ‘/ ’ (es. Fabio Mauri / 1971).
Sono state omesse iscrizioni non autografe, non leggibili, etichette o timbri che non siano stati prodotti dall’artista stesso. In alcuni casi particolarmente significativi, si è segnalata la presenza di tali segni nella nota.
2.9 Collezione
La dicitura della collezione è stata concordata con i proprietari dell’opera rispettandone l’anonimato quando richiesto. Sono stati segnalati i comodati a lungo termine facendo seguire il nome della collezione dalla dicitura “c/o”.
Si è utilizzata la dicitura “ubicazione ignota” quando non è stato possibile identificare l’attuale proprietario; “opera dispersa” indica, invece, quelle opere che per la loro natura effimera o per dichiarazione degli stessi proprietari siano state smantellate o distrutte.
3. Nota di commento
Nella breve nota di commento che accompagna la scheda sintetica si riportano dettagli tecnici, varianti espositive, informazioni sulla storia dell’opera e chiavi di lettura spesso riportate attraverso citazioni di testi critici o dell’artista.
4. Curriculum espositivo-bibliografico
Ogni opera è accompagnata dall’elenco delle mostre e pubblicazioni ove essa sia stata esposta, pubblicata o significativamente descritta.
4.1 Esposizioni
Nelle schede sono indicate tutte le esposizioni di cui si è a conoscenza e in cui si è certi che l’opera sia stata esposta. Quando esiste un catalogo della mostra è riportata, tra parentesi, la dicitura “catalogo” o, nei casi in cui la pubblicazione si riducesse a un foglio fascicolato, “brochure”.
4.2 Bibliografia
In ogni scheda sono riportate le voci bibliografiche di volumi e periodici che contengono riferimenti testuali e iconografici dell’opera. Nei casi in cui l’opera sia riprodotta fotograficamente si riporta tra parentesi, dopo la voce bibliografica, l’abbreviazione “ill.”
In questa versione on-line del catalogo le opere sono state indicizzate per data, categorie e titolo consentendo all’utente di ordinare i risultati della ricerca secondo un criterio cronologico, alfabetico o casuale. Quest’ultima modalità è stata introdotta allo scopo di suggerire nuove relazioni tra opere e chiavi di lettura inedite.
La ricerca può avvenire attivando dei pulsanti che consentono di visualizzare le opere realizzate in un determinato decennio o corrispondenti a una delle classi formali descritte al paragrafo successivo.
È inoltre consentita una ricerca libera suddivisa per campi corrispondenti alle voci: inventario / titolo / anno / dimensioni / tecnica / iscrizioni / collezione / parole chiave / note / lista espositiva / lista bibliografica.
Ricerca per categorie
Le opere sono state indicizzate secondo le categorie riportate nella tabella sottostante. La suddivisione si basa principalmente su caratteristiche fisiche e formali degli oggetti ad eccezione della voce "Opere giovanili" che raggruppa tutte le opere su carta antecedenti allo Schermo-Disegno. Verticale/Orizzontale del 1957, qui considerata l'opera seminale che segna la maturità artistica di Fabio Mauri. Ogni opera può appartenere a più categorie.
1. Opere a parete
(1a) opere a parete non aggettanti
(1a.i) su tela o su tavola
(1a.ii) su carta
(1a.iii) fotografie
(1b) opere a parete aggettanti
(1c) opere giovanili
2. Opere nello spazio
(2a) installazioni
(2a.i) installazioni
(2a.ii) installazionicon performance
(2a.iii) installazioni con proiezione
(2b) oggetti
(2c) performance
(2c.i) con installazione
(2c.ii) senza installazione
(2c.iii) con proiezione
(2c.iiii) conferenze-performance
3. Multipli
(3a) oggetti multipli
(3b) libri
(3c) grafiche
4. Altro
(4a) plastici e modellini
(4b) disegni progettuali
(4c) opere letterarie
(4d) scenografie
(4e) canzoni
(4f) diari
(4g) video